Cultura

Il nudo "dolce e delicato" del San Sebastiano

Al Cenacolo degli Agostiniani lo storico dell'arte Tommaso Mozzati chiude la rassegna ‘I Luoghi della Città’ con il marmo del Museo della Collegiata

L'intervento dell storico ha al centro il San Sebastiano di Antonio Rossellino nella Pieve di Empoli.

L’opera, allogata verso la metà degli anni Settanta del ‘400 dalla famiglia Capacci, fin dall’origine era parte integrante del Tabernacolo ligneo dipinto dal Botticini, e era conservata nella Cappella dell’Assunta, in Collegiata.

La figura di San Sebastiano, il cui corpo in torsione deriva probabilmente da un modello ellenistico, denota l'estremo perfezionamento raggiunto dallo scultore nel rendere i più sofisticati effetti di vibrazione luministica sulle superfici scolpite, nonché la notevole padronanza nella costruzione anatomica e la sensibilità per la resa morbida e vibrante delle superfici scolpite, che lo distingue dal fratello e da altri suoi collaboratori.