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Innovazioni in corsia, c'è il visual hospital

All’Ospedale di Empoli c’è anche il “visual hospital”. Così gli operatori condividono l’organizzazione e il percorso assistenziale del paziente

Innovazioni in corsia all’Ospedale San Giuseppe di Empoli dove è stato messo a disposizione degli operatori anche il visual hospital”. Si tratta di uno strumento di gestione visuale condiviso da medici e infermieri che riporta in un planning il piano per ogni paziente. Ogni mattino i professionisti si riuniscono e analizzano la situazione del reparto: non solo quanti sono i pazienti ricoverati e quanti in previsione di dimissione, ma monitorano lo scostamento tra quanto pianificato e quanto effettivamente eseguito per ogni degente, e attuano poi i necessari interventi

Il “visual hospital”, infatti, facilita gli operatori nella programmazione e gestione dell’intero percorso di cura fino alla dimissione, e assicura che le prestazioni siano fornite in modo sincrono.

“Con questo strumento – spiega il dottor Luca Masotti, direttore della medicina interna 2 e dell’area Stroke - pianifichiamo davvero il ricovero del paziente e le sue cure, ci aiuta nel passaggio di consegne tra un turno e l’altro, nell’organizzazione delle visite e degli esami e con la sua adozione si stanno anche riducendo significativamente le criticità relative alla disponibilità dei posti letto”.

E’ sicuramente un supporto molto efficace nella gestione dei pazienti, -aggiunge il direttore della medicina interna 1, dottor Roberto Tarquini- oltre a dare un’immagine di insieme del reparto la mattina durante il breafing, favorisce sicuramente il percorso di cura e la programmazione della dimissione, evidenziando fin dall’inizio le eventuali criticità riguardo il ritorno a domicilio, con la possibilità di attivare tempestivamente percorsi alternativi senza inutili perdite di tempo e con minor disagi per pazienti e familiari. Non ultimo, dall’analisi degli scostamenti dei tempi di esecuzione degli esami rispetto alle richieste, possono essere individuati i servizi da potenziare per adeguare l’offerta alle esigenze, ottimizzando anche i tempi di permanenza in ospedale”.

Il “visual hospital” è, inoltre, uno strumento fondamentale per gli infermieri che si occupano del bed manager, i professionisti con competenze cliniche, relazionali ed organizzative. Sul “visual”, utilizzando la specifica simbologia, possono infatti essere individuate le eventuali criticità nel percorso assistenziale del paziente e subito programmati gli interventi: dall’attivazione dell’assistente sociale all’esecuzione di un esame diagnostico, alla richiesta della visita specialistica e del fisioterapista, fino alla sollecitazione dell’invio dei referti.

“Cerchiamo di ottimizzare tutti i tempi del ricovero – evidenziano le bed manager Elisabetta Daini e Moira Bonfanti - dalla ricerca del posto letto fin dall’arrivo in pronto soccorso, soprattutto se i pazienti sono fragili e anziani, all’assegnazione allo stesso reparto per i ricoveri ripetuti e, più in generale insieme ai medici, ci attiviamo per migliorare i percorsi clinici dei pazienti e anche il loro comfort”.

Al momento della dimissione il paziente può contare anche sull’infermiere di processo. “Noi invece – aggiunge Lorella Lazzarotti- in genere coordiniamo gli aspetti relativi alla dimissione e, per esempio, in collaborazione con i familiari educhiamo all’autocura a domicilio che è fondamentale per la corretta prosecuzione delle terapie a casa, in particolare per i pazienti con malattie croniche come l’insufficienza respiratoria e renale, il diabete, e le patologie oncologiche.”