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"L'Anpi è convinta del No al referendum"

A dirlo la sezione empolese dell'associazione: "Dai Congressi è emersa una posizione chiara dell'ANPI sulla riforma costituzionale"

"I Congressi - si legge in una nota - rappresentano il momento nel quale gli iscritti all'Associazione si riuniscono e decidono quali sono le posizioni da tenere sulle sfide che l'ANPI dovrà porsi nel futuro.
E' stato così anche per questo Congresso Nazionale, con oltre 340 delegati e più di 90 interventi, che ha visto la rielezione all'unanimità di Carlo Smuraglia, partigiano combattente del Corpo Italiano della Liberazione".

"Ci dispiace constatare come la stampa, grande assente al Congresso di Rimini, titoli che l'ANPI si sia “spaccata”. Addirittura qualche giornale parla di “guerra civile” dentro l'ANPI".

"Apprendiamo anche come sia stata pubblicata una petizione online  che chiede alla presidenza nazionale di cambiare posizione. Sappiamo che siamo nell'era di Internet, ma non riteniamo accettabile che la posizione di contrarietà alla Riforma della Costituzione, discussa per mesi all'interno dell'associazione, possa essere cambiata con una petizione online perché qualche iscritto si trova in nettissima minoranza".

"Respingiamo con forza anche l'accusa di essere antidemocratici: nell'Empolese-Valdelsa le sezioni ANPI della zona sono state le uniche che hanno organizzato un dibattito davanti a 300 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, con esponenti del comitato del SI e del NO alla Riforma Costituzionale. Non ci risulta che ad oggi siano state organizzate iniziative di questo tipo da parte di altre organizzazioni".

"L'invito che facciamo a tutte le forze politiche e sociali è quello di parlare dei temi della Riforma Costituzionale. Il rispetto per l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia si manifesta innanzitutto con il rispetto delle decisioni assunte dagli iscritti (Partigiani combattenti e non) e non con l'utilizzo delle immagini dei Partigiani quali fossero figurine da scambiarsi".