Attualità

Imprenditori liberi dalla tasse

Osservatorio CNA sul fisco: a Empoli la pressione fiscale scende. La città rimane tra quelle con la tassazione meno dura d'Italia

Hanno dovuto aspettare martedì 30 luglio 2019 i piccoli e medi imprenditori empolesi per festeggiare il Tax Free Day, ovvero l’ultimo giorno dell’anno nel quale hanno lavorato per pagare tasse, oneri e contributi.

Empoli si presenta così una delle città d’Italia con il fisco meno duro d’Italia: la 45° per l’esattezza sui 141 Comuni (comprensivi di tutti i capoluoghi di provincia) considerati dall’Osservatorio annuale CNA sulla Tassazione delle PMI, piazzandosi meglio di Firenze in cui invece le imprese hanno dovuto lavorare fino al 30 agosto.

Con un Total Tax Rate (la pressione globale del fisco sui profitti delle imprese) del 58,2%, l’azienda tipo empolese (350 mq di laboratorio artigiano e negozio di 175, 4 operai ed 1 impiegato, con ricavi di 431mila euro, costi totali di 381mila euro e reddito d’impresa di 50mila euro) ha pagato all’erario e in contributi il 70,5% delle proprie tasse, alla Regione Toscana il 10% e al Comune di Empoli il 19,5%.

In dettaglio, sul già citato reddito d’impresa di 50mila euro, 29.095 euro di tasse che equivalgono a 212 giorni di lavoro: 20.503 tra Irpef e contributi (invalidità, Vecchiaia e Superstiti) allo Stato; 5.662 tra Imu/Tasi, Tari e addizionale comunale Irpef al Comune di Empoli; 2.930 tra Irap, addizionale regionale Irpef alla regione Toscana. Al netto dei pagamenti, sono così rimasti a disposizione dell’impresa solo 20.905 euro.