Cronaca

Turni di 11 ore a nero e botte a raccogliere olive

I braccianti, stranieri, venivano alloggiati in casolari senz'acqua né luce, poi portati in pulmino ai campi e picchiati per impedirgli di denunciare

Quando non lavoravano a nero nei campi, dopo turni di 11 ore pagati 3,50 euro l'ora o a cottimo con 30 euro per 10 chili di olive raccolte, venivano alloggiati in casolari abbandonati senz'acqua né luce. Poi il mattino dopo il pulmino li prelevava e li riportava ai campi. Se manifestavano l'intenzione di denunciare, minacce e botte erano sempre in agguato.

La guardia di finanza ha scoperchiato il giro di caporalato arrestando in flagranza due persone, un 39enne di origini pakistane e un 63enne italiano. I due sono stati sorpresi proprio alla guida di quei veicoli che trasportavano i braccianti stranieri verso le olivete.

I militari li hanno bloccati mentre erano alla guida dei mezzi, uno nel comune di Empoli e l'altro in quello di Montespertoli. Sui pulmini erano presenti 15 cittadini stranieri. In base ai primi accertamenti, i braccianti in alcuni casi sarebbero stati anche intimoriti con minacce e percosse per impedire loro di rivolgersi alle forze dell'ordine.