Aveva appena vent'anni Silvano Mancini quando il 13 febbraio 1945 partì per la guerra di liberazione nazionale: "Silvano - hanno detto dall'Anpi - era uno di quei 530 giovani, che per liberare l’Italia da fascisti e nazisti e per portare avanti i suoi ideali, combatté nella divisione Friuli che contribuì alla Liberazione di Bologna".
"Per Silvano - hanno proseguito dall'associazione dei partigiani - la guerra di Liberazione fu l’inizio del suo attivismo politico, partito già in famiglia, profondamente antifascista. Silvano ha svolto per tutta la vita la professione di vetraio ed è stato presidente provinciale dell’associazione nazionali mutilati e invalidi del lavoro (Anmil)". Con queste parole l’Anpi di Empoli ha ricordato il partigiano Silvano Mancini e ha rivolto le più sentite condoglianze alla famiglia, alla moglie Alba, alle due figlie Angela e Beatrice e ai nipoti.
I funerali di Mancini si svolgeranno domani alle 14 nella chiesa Madonna del Rosario e San Pio V a Ponzano.