Attualità

Primo giorno di scuola ma lo zaino resta a casa

Nelle scuole del progetto ‘Senza Zaino’ i più grandi hanno consegnano le cartelline che da utilizzare per tutto l’anno al posto dei normali zaini

Primo giorno di scuola per la popolazione studentesca che frequenta le scuole di Empoli, oltre 10.000 fra bambini e ragazzi. 

Come da tradizione si sono tenute le cerimonie di accoglienza da parte dei vecchi studenti alle matricole, in particolare nelle scuole che seguono il progetto ‘Scuola Senza Zaino’ i più grandi hanno consegnato le cartelline che saranno utilizzate per tutto l’anno al posto dei normali zaini.

Presenti il vicesindaco Fabio Barsottini, alla scuola primaria di Cascine, l’assessore alla cultura Giulia Terreni, alla scuola di Avane, e l’assessore alla manutenzione Adolfo Bellucci, ospite della scuola di Santa Maria. Insieme ai genitori delle ‘matricole’ che frequenteranno la prima elementare le insegnanti, le referenti di plesso e tutti i compagni delle classi più alte.

Barsottini "Il primo giorno di scuola è un giorno di festa per tutti i bambini, le mamme, i babbi e le insegnanti. Un giorno che resterà indelebile nella mente e nel cuore di tutti e che ogni anno ci aiuta a guardare avanti con senso di responsabilità, coesione e fiducia. La scuola ha un ruolo fondamentale per il futuro e il presente della nostra società e a Empoli questo lo sappiamo bene. Ancora buon anno scolastico a tutti".

Settimo anno scolastico per il Progetto ‘Senza Zaino’ che coinvolge scuole dell’infanzia, sia primarie, sia le medie: ad Avane (asilo ed elementari), Cortenuova (asilo), Ponzano (asilo ed elementari), alla ‘Piero della Francesca’ (asilo), alle Cascine (elementari) e a Santa Maria (Michelangelo, elementari); e due classi della scuola secondaria di 1° grado ‘Vanghetti’.

Il nuovo modello coinvolge sempre più classi e si estende. Ogni anno vengono adeguati anche gli arredi delle aule. Il progetto ‘Senza Zaino’ ha subito delle modifiche logistiche all’interno delle classi per garantire il distanziamento fra i bambine durante l’emergenza sanitaria.