Uno scout del circondario empolese è stato condannato a quattro anni di reclusione (grazie allo sconto di un terzo previsto dal rito alternativo) oltre all'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela dei minori, perché accusato di aver commesso abusi sessuali ai danni di un ragazzo.
Le violenze risalirebbero al gennaio 2016, quando lo scout aveva 19 anni e il bimbo abusato non ancora 12, durante un raduno parrocchiale. A raccontare i fatti alla madre fu direttamente il minore, alcuni giorni dopo l'accaduto. Da lì la denuncia alla polizia e l'avvio delle indagini che portarono in breve tempo all'identificazione dello scout.
Secondo quanto riportato sul quotidiano Il Tirreno, l'altra mattina si è tenuto il processo per rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Pistoia che ha condannato per violenza sessuale aggravata il giovane. A suo carico anche un risarcimento di 15mila euro per la parte civile.