Attualità

Silenzio in piazza per le vittime del Covid

Il Comune di Empoli ha raccolto l’invito del presidente nazionale dell’Anci ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime per Covid

In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime di Coronavirus a Empoli, in piazza della Vittoria, sotto la bandiera tricolore, in collegamento Facebook, la prima cittadina, Brenda Barnini, ha osservato un minuto di silenzio.

Barnini ha esortando tutta la comunità a resistere con fiducia e speranza nel futuro per e soprattutto in memoria delle oltre centomila vittime di questa terribile malattia "Anche Empoli raccoglie l’invito del presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle 100mila e oltre vittime per Covid nel nostro Paese. Ci siamo ritrovati qui a distanza di un anno da quello stesso minuto di silenzio, il giorno in cui a Bergamo più di 70 carri militari portavano via le vittime del Covid in una città straziata, che contava giorno dopo giorno tanti morti. È passato un anno faticoso per tutte le nostre comunità che ancora resistono; cercano di resistere ad una pandemia che nessuno di noi aveva mai vissuto in prima persona e di cui avevamo solo letto sui libri di storia. Un evento che sta mettendo in difficoltà tutti noi. Le famiglie, le imprese, le associazioni. Tutti i cittadini. Però questo deve anche essere un giorno di fiducia e di speranza. Questa mattina il Presidente del Consiglio Draghi è stato a Bergamo assieme al sindaco Giorgio Gori per ricordare quella drammatica giornata di un anno fa ma anche per darci nuovamente conferma che la campagna di vaccinazione sta andando avanti e che nelle prossime settimane verrà accelerata e avremo a disposizione sempre più vaccini. Non deve essere una speranza vana ma una fiducia concreta di cui tutti abbiamo estremamente bisogno per poter continuare a stringere i denti ancora qualche settimana, ancora pochi mesi e poter poi finalmente tornare ad essere liberi e completamente proprietari delle nostre vite".

"Oggi però è il momento per fermarci un solo minuto in maniera simbolica, per ricordare a ciascuno di noi che pur con tutti i sacrifici che stiamo facendo, in realtà, il sacrificio più grande lo hanno fatto quelle centomila persone che sono morte a causa del coronavirus ed è anche soprattutto per la loro memoria, per l’affetto nei confronti dei nostri concittadini e connazionali, che hanno pagato il prezzo più alto in questa battaglia, che dobbiamo resistere, dobbiamo mantenere i nervi saldi e dobbiamo guardare avanti" ha concluso il sindaco.