Attualità

"Sul tempo-tuta proteste strumentali"

L'Ausl Toscana Centro replica alle lamentele di infermieri, oss e tecnici sanitari della Fials

L'ospedale San Giuseppe di Empoli

"Ai dieci minuti, oggetto della protesta, vengono uniti, in modo strumentale due argomenti che di per sé non sono collegati". Così inizia la replica dell'Ausl Toscana Centro in riferimento alle proteste messe in atto ieri da infermieri, oss e tecnici sanitari della Fials per il cosiddetto tempo-tuta.

"A Empoli - spiegano dall'Ausl in una nota - il personale che ha l'obbligo di indossare una divisa ha il riconoscimento di 5 minuti in entrata e 5 minuti in uscita. In applicazione del Decreto Legge 66/2003 e anticipando la Legge 161/2014, nel CCIA è stato recepito l'art.8 del Decreto Legge che prevede una pausa di almeno 10 minuti qualora l'orario di lavoro giornaliero ecceda le 6 ore".

E aggiungono: "Per quanto riguarda gli oss, costoro effettuano a Empoli un orario cosiddetto 4-1 ossia 4 giorni di lavoro ed 1 di riposo che consente, in alcuni giorni e in assenza di ferie, un numero di presenze superiori allo standard previsto in reparto.

In questo caso, qualora si presentino esigenze organizzative legate ad assenze improvvise o ad aumento di complessità assistenziale in altri reparti, le risorse, che necessariamente devono essere flessibili, vengono spostate per rispondere meglio alle esigenze assistenziali dei malati. Per quanto - continuano dall'Ausl - riguarda le competenze, l’Azienda specifica che l'operatore socio sanitario, svolgendo prevalentemente attività legate all'assistenza di base della persona, non necessita di periodi di affiancamento".

E ancora: "Tuttavia, preme sottolineare che l'oss che viene spostato lavora sempre con altro personale del setting specifico e, quindi, in affiancamento. Infine - concludono dall'Ausl -, per quanto riguarda la medicina del lavoro - oltre alle visite periodiche previste dall'Azienda - il personale può effettuare la visita presso il medico competente, ogni qualvolta viene richiesta come è testimoniato dal numero di richieste a oggi pervenuto agli uffici competenti".