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Un anno con la Toscana Atletica Empolese

Il punto sulla stagione agonistica appena conclusa con il presidente Claudio Marchetti. La questione ancora aperta degli impianti sportivi

La stagione agonistica della Toscana Atletica Empolese volge al termine. Si riprenderà ad anno nuovo, con nuovi progetti, nuove idee e nuove competizioni, sia a livello locale sia a livello nazionale.

Col presidente Claudio Marchetti, il bilancio di un anno agonistico decisamente interessante.

Chiediamo: com'è andata la stagione 2015?

"Nella categoria Assoluti, purtroppo, abbiamo registrato una flessione rispetto agli anni passati, e siamo retrocessi dalla Serie A Argento, all'A1 - sottolinea il presidente -. La nostra speranza, comunque, è quella di recuperare questa posizione al più presto, e crediamo sia nelle nostre corde. Stiamo cercando di colmare delle lacune in alcune discipline nelle quali siamo purtroppo carenti, ma le nostre risorse rimangono comunque più orientate verso una crescita del settore giovanile, e, al momento, siamo stati ricompensati: quest'anno infatti, abbiamo visto una crescita enorme nel settore promozionale, nelle categorie ragazzi e cadetti".

Da registrare invece una crescita, nel settore promozionale, in fatto di numeri e risultati.

"E' così. Partendo dai risultati, basti pensare che quasi metà delle squadre (5 su 12), che hanno raggiunto le finali nella categoria cadette, sono nostre consorziate. Per quanto riguarda i numeri, quest'anno, con oltre 400 tesserati, abbiamo superato ogni record, e per questo, non posso che ringraziare i nostri allenatori che sono riusciti a creare dei bellissimi gruppi, e a far divertire e lavorare bene i ragazzi. E nel 2016, tra secondo anno e primo anno, avremo quasi 70 atlete nella categoria allieve, che sono dei numeri importanti nel panorama regionale. In questi anni, oltretutto, il nostro lavoro di reclutamento, è diminuito per cause di forza maggiore, poiché l'attuale impiantistica certo non aiuta".

Già, l'impiantistica...

"Noi purtroppo, in questa vicenda, siamo degli spettatori. In ogni caso, stiamo aspettando la fine del mese per i progetti di fattibilità dell'Empoli per il restyling del Castellani, per capire se il progetto del rifacimento della pista andrà avanti o no. Qualsiasi sia la decisione, ciò che mi preme, è che venga salvaguardata la nostra realtà, al Castellani o altrove, un po' perché si parla di diversi posti di lavoro da mantenere, e un po' perché anche noi, come società trentennale, riteniamo di essere un soggetto importante a Empoli, e un vero patrimonio per questa città".