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Un circo all'anno e meglio se è senza animali

Il Comune ha cambiato la disciplinare per la concessione d'area alle attività circensi che passano da due a massimo uno ogni anno

Un circo all'anno in città e meglio se senza animali. E' quel che dice il disciplinare sulla concessione dell’area per le attività circensi che il Comune ha da poco modificato.

Dal 2017 la novità riguarderà il dimezzamento del numero di attività circensi previste ogni anno. Si passerà infatti da due circhi l'anno a un massimo di uno. "Il disciplinare così modificato - ha affermato l'assessore all'ambiente Fabio Barsottini - mira a promuovere gli spettacoli circensi che non fanno uso di animali. È bene ricordare infatti che i circhi che utilizzano animali per i propri spettacoli sono comunque attività legittime e legalmente praticabili a cui dobbiamo garantire per legge la possibilità di esercitare: in questo senso nel tempo ci sono stati dei tentativi di divieto da parte di alcuni Comuni italiani che però hanno ricevuto sentenze negative. La misura che abbiamo adottato – conclude Barsottini - permetterà di ospitare a Empoli circhi senza animali, favorendone lo sviluppo e appassionando grandi e piccini ad uno spettacolo diverso da quelle solitamente offerto".

La concessione delle aree in occasione delle installazioni di circhi equestri (attrazioni circensi) è rilasciata dall’amministrazione comunale e comporta il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (COSAP) e della tariffa per la rimozione dei rifiuti (TARI).

La concessione di suolo pubblico per le attività circensi è rilasciata solo per l’arco di tempo (denominato anno circense) compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo dell’anno successivo.

Le domande di concessione di suolo pubblico da parte degli esercenti dello spettacolo circense devono essere inviate al Comune telematicamente, pena l’esclusione, tra il primo ed il 31 gennaio di ciascun anno e si riferiscono all’anno circense che avrà inizio il 1° novembre successivo.

L’area pubblica, cosiddetta plateatico, è individuata in un porzione del piazzale del parco urbano di Serravalle ed è concessa per la durata di massimo quindici giorni e non più venti.

Le domande i cui richiedenti risultino morosi verso il Comune per il pagamento della Cosap (ex Tosap) e/o della Tari (ex Tares, ex Tia) per anni precedenti verranno scalate all'ultimo posto nella graduatoria.