Attualità

Una pietra per lanciare un messaggio

Al Liceo Pontormo scoperto il simbolo a memoria del giovane migrante morto nel Mediterraneo. Anche la giunta comunale presente alla cerimonia

Era nascosta dove si tengono le cose più care, ripiegata con cura e cucita nella giacca: una pagella, con i voti delle materie scritte in arabo e francese. Quella scheda, conservata con amore e orgoglio, forse anche nella speranza che dimostrasse le sue buone intenzioni, è tutto ciò che sappiamo del suo proprietario, un ragazzo di quattordici anni, originario del Mali, morto nel 2015 nelle acque del Mediterraneo senza che nessuno lo potesse piangere. A trovarla fu Cristina Cattaneo, medico legale del Labanof (il «Laboratorio di antropologia e odontologia forense») di Milano, come ha raccontato in «Naufraghi senza volto», il suo libro. Grazie al suo lavoro e grazie al disegno delicato e poetico che gli ha dedicato il vignettista Makkox sul Foglio in quel periodo, quel ragazzo senza nome è diventato un esempio.

Anche per questo il dirigente scolastico del liceo scientifico empolese ‘Pontomo’, il professor Tommaso Bertelli, insieme alla professoressa Monica Brotini, e a tutto il corpo docente, hanno deciso di inaugurare questa mattina, mercoledì 28 agosto, all’ingresso della scuola, una pietra d'inciampo in sua memoria.

Erano presenti tanti professori e qualche studente, con loro il vicesindaco del Comune di Empoli Fabio Barsottini con gli assessori Valentina Torrini e Massimo Marconcini, e il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi.