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Venti nuovi orti sociali

I lotti hanno un'ampiezza di 35 metri quadrati, sono nella zona lungo la ferrovia. Il progetto è finanziato per gran parte dalla Regione Toscana

È stata individuata l’area a verde che sarà adibita alla creazione dei nuovi orti urbani: venti lotti di terreno di circa 35mq ciascuno in zona Carraia, via Volta intersezione viale IV Novembre, lungo la ferrovia.

Empoli è uno dei Comuni della Città Metropolitana di Firenze che ha adereito all’iniziativa regionale 'Centomilia orti in Toscana', per la quale ha ricevuto il finanziamento con l’obiettivo di sostenere la realizzazione degli orti.

Un terreno di proprietà pubblica che il Comune mette a disposizione per questa finalità. Il costo dell’opera è di 39.250 euro di cui il 70 per cento è concesso dalla Regione Toscana, vale a dire 27.475. Una recente delibera di giunta ha approvato il progetto esecutivo per procedere all’affidamento dei lavori e completare l’intervento entro ottobre.

Sarà sistemato il terreno, diviso in lotti con le recinzioni ed è prevista anche la realizzazione di un pozzo irriguo. La gara per i lavori partirà nei prossimi giorni. Una volta conclusi gli orti verranno affidati a delle associazioni che si occupano di realtà giovanili.

A Empoli sono già presenti 18 orti sociali nella zona di Ponzano, alcuni sono affidati alle vicine scuole per progetti didattici, altri ad alcune associazioni, gli altri a famiglie e anziani che ne fecero richiesta a suo tempo. L’affidamento, in comodato d’uso gratuito, è stato rinnovato recentemente.

Il progetto è promosso dalla Regione Toscana e si chiama “Centomila orti in Toscana”. La finalità è quella di costruire un nuovo modello di orti urbani, intesi come luoghi moderni, destinati a persone di tutte le età, che siano anche centri di aggregazione e scambio culturale fra i coltivatori sociali per migliorare la salute e il mangiar sano grazie all’utilizzo della terra.

L’orto urbano o sociale ha un valore rilevante per un territorio; da un lato permette di dare risposte alle esigenze di persone economicamente svantaggiate, dall’altro costituisce un forte elemento di aggregazione.