"Oltre 33mila (13 milioni in tutta Italia) - si legge in una nota - hanno votato SI' per evitare questo ennesimo regalo alle compagnie petrolifere di rinviare sine die il costo di smantellamento e bonifica delle piattaforme ed usare i giacimenti di petrolio e metano lungo le coste come riserva di approvvigionamento quando i prezzi internazionali si fanno per loro più alti".
"Hanno stravinto i sì nelle urne, ma viceversa nella realtà hanno vinto i petrolieri, grazie alla scelta governativa di anticipare il prima possibile il referendum in modo da non dare ai cittadini il tempo di informarsi e grazie alla miope e infima scelta di vincere facilmente, attraverso la mancanza di quorum. Le popolazioni delle coste direttamente interessate al problema hanno invece perso, e noi tutti con loro".
"Resta tuttavia, nonostante questa anomala sconfitta senza vincitori, dall’altra parte, l’eredità positiva di quei 13 milioni di SI' che peseranno comunque sulle scelte energetiche del futuro. La nostra battaglia prosegue".