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Foibe, medaglia in ricordo di Anacleto Bacchi

Nella Giornata del ricordo, il prefetto Varratta ha consegnato il riconoscimento e l'attestato del Presidente della Repubblica al nipote di Bacchi

Anacleto Bacchi fu una delle vittima delle foibe.

Nelle breve ma sentita cerimonia che si è svolta a palazzo Medici Riccardi,  il prefetto Luigi Varratta ha ripercorso la storia di quel periodo, definendola “una follia come la Shoah che abbiamo commemorato pochi giorni fa". 

"Soprattutto i giovani devono averne una coscienza continua - ha detto il prefetto - specialmente ora che nel mondo accadono tanti fatti tragici che annientano la dignità umana”.

Anacleto Bacchi era originario di Calenzano, località nel comune di San Miniato di Pisa. Soldato nella seconda guerra mondiale, fatto prigioniero vicino a Zagabria, fu dato per disperso. Dopo decenni di lunghe e minuziose ricerche, è stato appurato che fu vittima delle foibe. 

Il nipote Enzo Bacchi, che abita a Empoli, non ha un ricordo diretto dello zio perchè a quel tempo era troppo piccolo. "Però in famiglia ne abbiamo  sempre parlato molto - ha spiegato Enzo Bacchi - Son cose da non dimenticare, c’è tanto male nel mondoma voglio avere fiducia”.

Altri due cittadini, i cui familiari risiedono in provincia di Firenze, sono stati insigniti dello stesso riconoscimento alla memoria. Si tratta di Giorgio Baldini e di Aldo Bartolini, i cui congiunti hanno scelto di ritirare la medaglia nel corso della cerimonia nazionale in programma nel pomeriggio a palazzo Montecitorio.