Cronaca

Il furto con strappo è una bufala

​I carabinieri hanno denunciato un uomo di 59 anni per simulazione di reato. Aveva inventato la storia per coprire un ammanco sul suo conto corrente

Nessun passante che lo ha soccorso e nessun scalpore tra la gente per il furto con strappo denunciato dal 59enne lo scorso 30 marzo. Il motivo? L’episodio non è mai accaduto. A scoprirlo i carabinieri che, avuta la notizia del grave fatto denunciato, si erano subito messi alla ricerca degli autori visionando telecamere e cercando testimonianze.

Il primo passo era stato quello di verificare in banca l’orario esatto del prelievo. Così sarebbe stato più facile ricostruire il tragitto con le telecamere presenti nelle strade del centro e carpire più particolari possibili che potessero portare, quindi, all’identificazione dell’aggressore.

Il primo campanello di allarme è squillato al momento dell’accertamento presso lo sportello: nessun prelievo fatto il 30 marzo ma solo qualche giorno prima, e comunque non della cifra denunciata.

Poi le telecamere. Visionati i filmati che avrebbero dovuto ricostruire il percorso, i carabinieri si sono accorti che non c’era traccia della vittima né, tantomeno, dell’aggressore. Quindi la riconvocazione del denunciante che, messo alle strette, ha dichiarato di essersi inventato tutto per coprire l’ammanco dal suo conto della cifra rubata dall’immaginario aggressore.

Le pene per questo tipo di delitto vanno da uno a tre anni di reclusione. Il tutto senza considerare che il tempo dedicato alla risoluzione di questo “complicato” caso è stato sottratto alla prevenzione sul territorio per evitare che i ladri, quelli veri, entrino in azione.