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Successo per gli eventi in Padule

Oltre 300 persone hanno assistito alla rievocazione storica dei terribili momenti che hanno segnato l'eccidio del padule. Fra gli ospiti Eugenio Giani

Un momento della cerimonia

Al Casotto del Sordo, presso il Porto dello Stillo, a poche centinaia di metri dalla frazione di Massarella, nel cuore del Padule di Fucecchio, il rombo dei sidecar interrompe i saluti del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, del console tedesco Peter von Wesendonk e del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli.

Proprio come 72 anni fa interruppero la quiete di questo angolo di Toscana. Allora ebbe inizio una delle più efferate stragi compiute dall’esercito nazista in ritirata: 175 persone trucidate, in gran parte donne e bambini. Ieri, invece, il bagliore dei fari delle moto, fornite dall’associazione Linea Gotica della Lucchesia, ha dato il via allo spettacolo “Nè acqua, nè ombra”, ideato e diretto da Firenza Guidi e messo in scena dall’associazione Elan Frantoio.

Uno spettacolo che ha fatto rivivere quei tragici momenti, non solo riportandone alla mente i fatti, ma anche attraverso i suoni e i profumi di questa terra. Alla rappresentazione ha preso parte attivamente anche una rappresentanza della scuola elementare Pascoli di Fucecchio con 20 alunni, accompagnati dall’insegnante Lucia Fattori, e altri bambini del luogo.

Momenti toccanti che hanno tenuto col fiato sospeso le oltre 300 persone che hanno partecipato alla commemorazione dell’Eccidio del Padule. Il Comune di Fucecchio, attraverso un programma denominato La forza della memoria ieri ha proposto per l’intera giornata mostre, spettacoli e una cena a base di prodotti tipici che ha reso molto particolare la commemorazione che era iniziata al mattino con la deposizione di corone al Parco della Rimembranza di Massarella.

“E’ stata una commemorazione partecipata e molto apprezzata dai tanti cittadini che sono intervenuti - ha commentato il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli. - Era nostra intenzione dare una veste nuova alla commemorazione mettendo da parte la retorica e creando eventi che coinvolgessero le persone, anche quelle più giovani, facendo vivere i luoghi dell’Eccidio. Se vogliamo mantenere vivo il ricordo delle persone che qui furono uccise è necessario rinnovarsi e creare momenti di partecipazione attraverso iniziative come quelle che abbiamo proposto quest’anno”.