Politica

"Il Comune non rottama le cartelle esattoriali"

Simone Testai, capogruppo di Forza Italia, critica la mancata adesione dell'Amministrazione al decreto che fa pagare a rate i cittadini morosi

"Il Comune di Fucecchio ha perso una grossa opportunità". A scriverlo è il capogruppo di Forza Italia Simone Testai. Nel mirino del consigliere c'è mancata adesione alla "rottamazione" delle cartelle esattoriali.

La colpa? Per testai è dell’Amministrazione Spinelli.

"Gli enti locali avrebbero potuto recepire con semplice delibera di consiglio comunale il decreto fiscale che avrebbe consentito ai cittadini morosi di pagare le cartelle esattoriali in quattro rate, senza interessi e mora – spiega Testai in un comunicato. – L’applicabilità era concessa a tutti gli enti locali che si servono per la riscossione crediti di Equitalia".

"Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 2 dicembre e da quella data gli interessati avevano sessanta giorni per aderire alla sanatoria per i tributi locali. Gli anni interessati sarebbero stati, a rigor di norma, quelli che andavano dal 2000 al 2015. Pertanto mi sarei aspettato una pronta e celere discussione in consiglio comunale per valutare anche per Fucecchio la possibilità di aderire al decreto". 

testai ha deciso di sollevare un'interrogazione al sindaco sulla questione: "In questo momento di profonda crisi economica – prosegue il capogruppo – sarebbe stato un gesto di attenzione verso i cittadini che avrebbe consentito di portare anche qualche risorsa nelle casse comunali andando in aiuto a tutti coloro che non riescono ad ottemperare ai propri doveri tributari".

Per Testai si pone inoltre un problema di uguaglianza: "Considerato che per lo stesso tributo i cittadini di alcuni comuni più solerti ad aderire possono estinguere la loro esposizione pagando circa la metà del dovuto, mentre a Fucecchio, per l’inerzia dell’Amministrazione, si dovrà pagare per intero".

"Recependo la rottamazione – conclude Testai – i fucecchiesi avrebbero potuto vedersi dimezzare i propri debiti con il Comune e sarebbero stati incentivati a rateizzare per definire le pendenze. Anche questa volta la nostra Amministrazione non è riuscita a dare un segnale di vicinanza alla cittadinanza in difficoltà perdendo anche l’occasione di vedere abbattuto il fondo crediti di dubbia esigibilità, che limita il Comune negli investimenti".