Attualità

Galileo Chini, la riscoperta di un artista

Ottima partecipazione, sabato pomeriggio, all'iniziativa promossa dalla Società storica della Valdelsa patrocinata dal Comune di Castelfiorentino

La giornata ha preso il via, al cimitero comunale, con l’inaugurazione della “Crocifissione” di Galileo Chini presso la Cappella Brandini, ed è poi proseguita con un convegno al Museo dedicato all’artista, che ha visto gli interventi dell'assessore alla cultura Claudia Centi, della nipote dell'artista Paola Polidori Chini e di Roberto Brandini, Piero Pacini, Massimo Tosi e Fabio Dei.

Durante il convegno, sono stati illustrati i tratti più significativi della vita di Galileo Chini, citando anche episodi meno noti, come quello del Re del Siam che nel 1910 gli commissionò la decorazione della reggia di Bangkok. 

“La Crocifissione non è l’unica traccia di Chini nel nostro paese, – ha osservato Claudia Centi – molte case conservano tuttora le sue decorazioni, provenienti direttamente dalla sua bottega, così come alcuni castellani collezionano le sue ceramiche. Mi ha fatto quindi piacere la risposta che c’è stata a questo evento che poteva apparire di nicchia, e che ha saputo allargare gli orizzonti della curiosità e della conoscenza del nostro territorio, oltre alla voglia di essere orgogliosi di quello che c’è a Castelfiorentino. Con Tosi – ha concluso Centi – stiamo cercando di capire quali affreschi o decori si trovano ancora nelle case dei castellani. Chi ha delle segnalazioni da fare non esiti a contattarci anche tramite la pagina facebook del Comune”.”