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Gastroenterologia fra innovazione e sviluppo

La Asl11 ha sottolineato l'investimento fatto sull'innovazione tecnologica, per dare risposte più efficaci e meno invadenti sulle malattie digestive

Il parco tecnologico a disposizione dei professionisti dell'azienda sanitaria può contare, fra le varie strumentazioni, su 2 colonne complete per videoendoscopi e su 7 strumenti endoscopici di ultima generazione, che consentono di avere immagini in alta risoluzione e con un angolo di visione di quasi 180 gradi. Questi apparecchi, inoltre, hanno a disposizione un dispositivo, denominato NBI (narrow band imaging), tramite il quale è possibile eseguire biopsie mirate sulle aree che risultano maggiormente sospette.

Oltre a quella rappresentata da questi macchinari, che consentono diagnosi più precoci e trattamenti terapeutici all'avanguardia, un'altra innovazione particolarmente importante è stata portata dal sistema di acquisizione di immagini endoscopiche, che consente di archiviare le immagini e i filmati sullo stesso server utilizzato per le immagini radiologiche. 

Sempre per quanto riguarda la diagnostica, dallo scorso mese di settembre è possibile ricorrere alla videocapsula endoscopica per lo studio dell'intestino tenue, che permette di ricercare con maggiore accuratezza le cause di varie malattie o disturbi, come il sanguinamento occulto.

Un percorso di innovazione completo, quindi, che consente al reparto di gastroenterologia dell'ospedale 'San Giuseppe' di essere uno fra i pochi nel panorama toscano a coprire tutti gli ambiti di intervento in questo settore.

Ma le innovazioni non si fermano ai macchinari e agli strumenti messi a disposizione dei professionisti. Dal punto di vista della presa in carico e della cura del paziente, infatti, il reparto sta sperimentando un nuovo metodo di sedazione cosciente, non più attuata tramite farmaci somministrati per via endovenosa ma con un  gas somministrato tramite una mascherina. Un'opportunità in più per i pazienti, spesso abbastanza turbati per gli esami ai quali devono sottoporsi. Un'opportunità che si aggiunge alla valenza di uno staff infermieristico dedicato all'endoscopia, che, come ha riconosciuto lo stesso direttore del reparto, il dottor Ottaviano Tarantino, offre un tipo di servizio specializzato che riduce di molto la possibilità che i pazienti chiedano la sedazione.

Queste e altre innovazioni e progetti che vengono sviluppati all'interno dell'ospedale, si aggiungono a quelli già in atto da anni e che stanno portando risultati importanti, come il percorso dello screening del cancro del colon retto, che raccoglie una percentuale di adesioni dell'83,2%.