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Il Comune ricorda gli undici deportati

I cittadini vennero arrestati la notte fra il 7 e l'8 Marzo 1944 e non fecero più ritorno alle loro case. Cerimonia di ricordo lunedì 9 Marzo

Alle 11,15 al cimitero di Limite sull'Arno e alle 12 alla scuola elementare di Capraia Fiorentina, il sindaco Alessandro Giunti deporrà una corona d'alloro al cippo e al monumento in ricordo di questi drammatici fatti.
Nel corso della commemorazione ufficiale i bambini delle scuole materne, elementari e medie leggeranno alcune poesie.

Giuseppe Martelli,Vincenzo Fucini, Umberto Agudio, Genè Larini ed il figlio Giuseppe, Guido Palandri, Priamo Salani ed il fratello Eugenio, Corrado Corti, Otello Bini, Angiolo Michelucci erano stati inseriti il 7 marzo in una lista di venticinque antifascisti da arrestare e deportare in Germania. Con loro erano stati fermati anche Luigi Falorni, Guido Papanti e Giacomo Picchiotti, ma tutti e tre riuscirono a fuggire prima di essere caricati sul treno in partenza dal binario 6 della stazione fiorentina di Santa Maria Novella. 

La colpa degli undici deportati, come di tutti gli altri che vennero ugualmente arrestati negli altri Comuni della zona, era stata quella di aver partecipato pochi giorni prima, il 4 marzo 1944,  allo sciopero organizzato in tutta Italia per rivendicare razioni alimentari più consistenti ed un aumento dei salari. 
A distanza di decenni, con i testimoni diretti che diminuiscono ogni anno, l'amministrazione comunale ha ritenuto "doveroso" tenere alta l'attenzione su quanto avvenuto, affinchè quella violenza gratuita espressa da cittadini contro
altri cittadini possa fungere da monito a tutti, e in particolare alle giovani generazioni, per prendere consapevolezza di quanto siano preziose la libertà e la democrazia, conquistate con fatica e sacrificio di vite umane.