Attualità

Il genocidio dimenticato

Si è svolto venerdì scorso al Teatro della Misericordia l'incontro con la scrittrice Antonia Arslan sul genocidio del popolo Armeno, il primo del '900

Un genocidio perpetrato dai Giovani Turchi, pianificato e studiato per motivi essenzialmente politici e di logica di potere. 

Una tragedia immane, che ha provocato circa un milione e mezzo di morti, volutamente dimenticata e nascosta, tant'è che viene ancora oggi negata dal governo turco e che anche nei libri di storia delle nostre scuole è pur brevemente raccontata solo da 5 o 6 anni.

Il merito del libro di Antonia Arslan “La masseria delle allodole”, pubblicato nel 2004, è stato quello di aver fatto breccia su un muro di omertà e di opportunismo, portando un contributo prezioso alla divulgazione di questa vicenda, della quale il prossimo 24 Aprile ricorrerà il centesimo anniversario. 

Stampato in trentadue edizioni, tradotto in quattordici lingue ed onorato da vari premi letterari, “La masseria delle allodole” con la forza di un romanzo che, apparentemente innocuo, parla di lontane storie familiari reali, ha avuto un
effetto dirompente.
Un effetto moltiplicato dall'omonimo film girato nel 2007 dai fratelli Taviani.

Quello di venerdì scorso ha rappresentato quindi un nuovo importante momento di approfondimento e riflessione per la rassegna Vincincontri che ormai da anni arricchisce il patrimonio culturale e sociale di tutto il territorio.