Attualità

Il pronto soccorso che vogliamo

Al via a settembre il progetto sperimentale volto al miglioramento del servizio di pronto soccorso. Previsti focus group fra operatori e cittadini

Nel 2013 gli accessi ai pronto soccorso sono stati 67.531, il 15% dei quali si è trasformato in ricovero, in linea con il valore medio regionale.

Per la realizzazione del progetto la direzione aziendale ha creato un gruppo di lavoro con l'obiettivo di analizzare l'organizzazione del pronto soccorso, individuandone lacune e punti di forza e, alla fine, definire possibili azioni di miglioramento per quanto riguarda vari aspetti: assicurare i tempi di visita del malato, avviare le persone verso le strutture ambulatoriali e diagnostiche in tempi de percorsi congrui, garantire gli standard elevati di prestazioni, garantire un'informazione tempestiva, implementare l'utilizzo di mediatori culturali per le persone straniere.

Importante, da questo punto di vista, è stata la scelta di istituire focus group fra operatori e cittadini, in modo da garantire una diretta partecipazione della cittadinanza alla definizione del progetto.

Nei suoi incontri il gruppo di lavoro ha delineato le seguenti strategie: aumentare l'appropriatezza degli accessi rispondendo ai bisogni sul territorio in modo da ridurre l'afflusso, selezionare in modo adeguato le problematiche in modo da indirizzare il paziente nel percorso idoneo e rendere così più fluidi i percorsi, assicurare un adeguato flusso verso i reparti di degenza per quei pazienti che necessitano di ricovero in modo da liberare risorse.

Prima dell'attivazione del progetto l'azienda ha previsto per il prossimo 2 settembre un confronto con le organizzazioni sindacali e del personale ospedaliero, sia del pronto soccorso sia delle strutture che interagiscono con esso.