Attualità

Il recupero della Vitrum al Venerdì in Archivio

Sarà Daniele Madonia, giovedì 26 Marzo alle 17, a parlare della riqualificazione e a svolgere alcune considerazioni sull'utilizzo di pareti vegetali

Daniele Madonia, ingegnere neolaureato alla Scuola di ingegneria D.E.S.TeC dell’Università di Pisa, ha svolto la sua tesi di laurea specialistica proprio sulla Vitrum, con un lavoro dal titolo Recupero dell’area Vitrum a Empoli: progetto di riqualificazione e considerazioni energetiche relative all’utilizzo di pareti vegetali.

L'autore mostrerà, con dovizia di immagini storiche e di progetto, i cambiamenti intervenuti in questo polo di produzione vetraria e illustrerà la sua proposta di recupero attenta a salvaguardare e trasmettere, con varie soluzioni, il carattere identitario dell’intero isolato, per valorizzare la memoria di questa attività produttiva portata avanti dalla Vitrum dai primi anni del ‘900 fino al 1984. 

In linea con le previsioni dello strumento urbanistico vigente, il recupero dell’area prevede la totale demolizione degli edifici e la progettazione di un nuovo isolato, che, oltre alle destinazioni residenziale e commerciale degli edifici su fronti strada, prevede nello spazio interno lasciato libero dal forno della ex vetreria, una struttura di carattere pubblico: una palestra scolastica per gli alunni dei due istituti scolastici vicini sprovvisti di tale struttura, obbligati a raggiungere in pullman gli impianti comunali in zona stadio e, nelle ore pomeridiane e serali, per altre attività sportive, di studio e di socializzazione. Così nell’intero arco della giornata sarebbe garantita, da parte di cittadini con esigenze differenti, la fruibilità di tutta l’area interna al nuovo isolato, caratterizzata da una zona pedonale e ricca di numerosi spazi di relazione coperti o meno. 

Il progetto prevede inoltre l’utilizzo di pareti vegetali, tecnologia di rivestimento la cui scelta è stata motivata sulla base di scelte di carattere energetico e di reinterpretazione del verde simbolo di degrado dell’ex sito produttivo e che garantirebbe la presenza di essenze vegetali in un lotto in cui la previsione di un parcheggio sotterraneo rende complicata la realizzazione di convenzionali aree a verde pubblico.