Attualità

In memoria di Carlo Castellani, calciatore

La sua vicenda, umana e sportiva, si lega in modo indissolubile a Empoli e a Montelupo Fiorentino. Castellani morì a Mauthausen l'11 agosto del 1944

Era nato a Fibbiana, nel Comune di Montelupo, il 15 gennaio del 1909.

Le sue vicende sportive hanno caratterizzato la storia dell'Empoli calcio, se si pensa che fino a pochi anni fa era il calciatore che aveva realizzato più reti nella storia della società.

Ma il motivo per il quale i Comuni di Montelupo Fiorentino, dove nacque, e di Empoli, dove consacrò il suo talento sportivo, hanno deciso di intitolargli i loro rispettivi stadi di calcio va oltre la cronaca sportiva.

Carlo Castellani per il territorio empolese ha in qualche modo rappresentato tutti coloro che negli anni bui della seconda guerra mondiale sono stati strappati alle loro passioni, al loro lavoro e alle loro famiglie per essere deportati nei campi di concentramento e di sterminio.

Venne arrestato dal regime nazifascista in quanto ritenuto aderente alla Resistenza e l'8 marzo del 1944 venne condotto nel campo di concentramento di Mauthausen, dove morì l'11 agosto all'età di 35 anni.

Oltre alle due targhe in ricordo di Castellani che sono state poste all'interno dei due stadi, un'altra particolarmente importante è all'interno del campo di concentramento di Mauthausen: è quella che l'Empoli calcio ha fatto apporre  all'ingresso del campo,insieme ad altre centinaia, in memoria del proprio atleta scomparso così tragicamente.