All’’iniziativa, promossa dal Gruppo Fotografico “Giglio Rosso” con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, sarà presentata l’ultima fatica editoriale di Bazan (il libro “Isla”) e saranno proiettate le foto della sua “Trilogia” cubana, i reportage realizzati dal fotografo attraverso tre macchine fotografiche diverse: in bianco e nero, a colori e panoramica.
Come afferma lo stesso Bazan, “Isla” rappresenta l’ultima tappa del viaggio fotografico intrapreso dall’autore, “la massima espressione di amore e di un addio definitivo per l’isola che ha amato tanto e che tanto ha cambiato la sua vita”.
Ernesto Bazan lasciò infatti Cuba nel 2006 (era arrivato nel 1992) in quanto il regime – pur consentendogli di fare tutti gli scatti che voleva – proibiva l’insegnamento personale della fotografia. Ma non vi è dubbio che quel paese gli sia rimasto nel cuore. Come ha affermato la scrittrice americana Vicki Goldenberg, “Ernesto sembra sia nato cubano per il temperamento, e lo è diventato ancora di più con la famiglia e i tanti anni di permanenza”.
Fra le sue esperienze più toccanti, l’entrare a stretto contatto con i contadini cubani, in cui ha ritrovato un po’ della sua terra di origine. “Fra i contadini cubani – ha ripetuto più volte Bazan – ho ritrovato quella semplicità e quel senso di comunità che avevo assaporato nella campagna siciliana”.
“Ringrazio il gruppo fotografico Giglio Rosso – ha sottolineato l’assessore alla cultura, Claudia Centi – per aver promosso questo evento con un artista di spessore internazionale, a conferma di quell’impegno a trecentosessanta gradi da parte dell’associazione che, oltre all’amore per il nostro territorio, ha sempre saputo coltivare una serie di relazioni significative, in grado di proiettare i suoi interessi in una dimensione più ampia”.
Nel libro “Isla”, Bazan ha privilegiato il formato panoramico, un modo per rivisitare 'per l'ultima volta' la vita cubana nuovamente”.