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​Incontro con Ernesto Bazan, il fotografo di Cuba

Appuntamento sabato 18 Aprile alle 17 al Ridotto del Teatro del Popolo con 'Trilogia cubana', un lavoro che impegnato l'artista per 14 anni

All’’iniziativa, promossa dal Gruppo Fotografico “Giglio Rosso” con il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, sarà presentata l’ultima fatica editoriale di Bazan (il libro “Isla”) e saranno proiettate le foto della sua “Trilogia” cubana, i reportage realizzati dal fotografo attraverso tre macchine fotografiche diverse: in bianco e nero, a colori e panoramica.

Come afferma lo stesso Bazan, “Isla” rappresenta l’ultima tappa del viaggio fotografico intrapreso dall’autore, “la massima espressione di amore e di un addio definitivo per l’isola che ha amato tanto e che tanto ha cambiato la sua vita”.

Ernesto Bazan lasciò infatti Cuba nel 2006 (era arrivato nel 1992) in quanto il regime – pur consentendogli di fare tutti gli scatti che voleva – proibiva l’insegnamento personale della fotografia. Ma non vi è dubbio che quel paese gli sia rimasto nel cuore. Come ha affermato la scrittrice americana Vicki Goldenberg, “Ernesto sembra sia nato cubano per il temperamento, e lo è diventato ancora di più con la famiglia e i tanti anni di permanenza”.

Fra le sue esperienze più toccanti, l’entrare a stretto contatto con i contadini cubani, in cui ha ritrovato un po’ della sua terra di origine. “Fra i contadini cubani – ha ripetuto più volte Bazan – ho ritrovato quella semplicità e quel senso di comunità che avevo assaporato nella campagna siciliana”.

“Ringrazio il gruppo fotografico Giglio Rosso – ha sottolineato l’assessore alla cultura, Claudia Centi – per aver promosso questo evento con un artista di spessore internazionale, a conferma di quell’impegno a trecentosessanta gradi da parte dell’associazione che, oltre all’amore per il nostro territorio, ha sempre saputo coltivare una serie di relazioni significative, in grado di proiettare i suoi interessi in una dimensione più ampia”.

Nel libro “Isla”, Bazan ha privilegiato il formato panoramico, un modo per rivisitare  'per l'ultima volta' la vita cubana nuovamente”.