"La Città metropolitana è ancora in fase di costruzione, - ha detto Barnini - ma stiamo lavorando affinchè possa essere uno strumento utile per il rilancio di tutto il territorio."
La prima azione necessaria, ha sostenuto il sindaco, è quella di lavorare con forza per trasformare un territorio così vasto in una città, per fare in modo che agli occhi dei cittadini la Città metropolitana non sia un nuovo organismo burocratico che ha sostituito la Provincia, ma qualcosa di reale i cui effetti si colgono nella quotidianità. Per far questo, però, è fondamentale investire in un sistema infrastrutturale uniforme e in una rete di trasporti omogenea. "Se vogliamo che i cittadini di Marradi e quelli di Gambassi si sentano parte della stessa città - ha sottolineato Barnini - è essenziale investire su questi due aspetti."
Il secondo obiettivo evidenziato dal sindaco è legato al rafforzamento del profilo a vocazione produttiva del territorio della Città metropolitana. Il 60% del Pil del Paese è concentrato nei territori nei quali stanno sorgendo le città metropolitane. Ecco perchè secondo Barnini questa peculiarità non possono essere dimenticate, ma anzi devono essere rafforzate e sviluppate.
Per arrivare a questo, ha sostenuto il sindaco con un tono lievemente provocatorio, è necessario che anche la Regione viva l'esperienza della Città metropolitana come un'opportunità di sviluppo.
La terza azione fondamentale è quella di trasportare la vocazione internazionale di Firenze nella Città metropolitana, In questo contesto ogni territorio può portare le proprie peculiarità e ricchezze, ma sfruttando la 'visibilità' che solo Firenze può garantire.