Attualità

La storia della ceramica in un incontro

Venerdì 27 Marzo alle 18, al MMAB, il direttore del Museo della Ceramica, Fausto Berti, racconterà alcune storie legate alla ceramica di Montelupo

Una storia il cui inizio risale addirittura all'epoca medievale, quando ogni manufatto era un pezzo unico, generalmente realizzato dalla stessa mano dall’inizio alla fine e la decorazione si incentrava soprattutto su motivi fantastici, inquadrati in uno spazio non realistico.

Nel periodo rinascimentale, poi, i vasai di Montelupo svilupparono una forte disposizione per la figura, tanto da pervenire alla trasposizione sulla ceramica di elementi di spiccato realismo.

Si giunse così a concepire il manufatto ceramico come una sorta di quadro, con un corpo centrale figurato, circondato da elementi decorativi, che erano tratto caratterizzante delle opere, ma non le rappresentavano completamente.

In tal modo venne a svilupparsi una lavorazione particolarmente adatta all’ attività della bottega: il maestro ceramista , infatti, di occupava delle parti più complesse, mentre agli apprendisti era lasciato il lavoro di finitura in maniera seriale. La necessità di diminuire i tempi di produzione era collegata anche ad un incremento importante della domanda grazie ai commerci della famiglia Antinori e di altri mercanti-imprenditori fiorentini.

"La storia della ceramica ha un legame profondo con la storia e lo sviluppo della nostra comunità e un tempo, così come oggi, i cambiamenti economici e sociali hanno inciso sugli stessi meccanismi produttivi. È una storia affascinate, in alcuni aspetti ancora da raccontare. - ha commentato il direttore scientifico del Museo della ceramica, Fausto Berti - Ad esempio l’elemento figurativo che si sviluppa a cavallo fra il Medioevo e il Rinascimento è tipico di Montelupo e caratterizzerà la nostra produzione anche in epoche successive: gli “Arlecchini” ne sono un esempio."