L'iniziativa, promossa dal Comune e realizzata dagli Amici del Museo del vetro, è stata pensata per far conoscere le vicende e la produzione di queste due vetrerie storiche empolesi. Una produzione che spaziava dai contenitori di vetro verde per la commercializzazione del vino e dell'olio al vetro da tavola e ai vetri artistici.
Entrambe le vetrerie furono protagoniste negli anni Venti e Trenta del '900 della realizzazione dei vetri per la tavola e di quelli artistici utilizzando quel vetro verde da fiaschi che poi divenne il simbolo della tradizione manifatturiera empolese.
La mostra ha avuto una gestazione di alcuni anni e, per questo, si presenta come un riepilogo di un percorso di studio e di ricerca, portato avanti dalle storiche dell'arte Stefani Viti e Silvia Ciappi. Le due esperte, nel condurre questo lavoro di approfondimento, hanno avuto l'obiettivo di non realizzare solo una mostra di oggetti, ma di documentare, tramite gli oggetti stessi, l'umanità, la vita quotidiana dei vetrai e delle loro famiglie.
Come ha sottolineato l'assessore alla cultura, Eleonora Caponi, questa mostra rappresenta un momento particolarmente importante per la città, perchè completa il percorso di crescita del Museo del vetro.
Un museo, come riconosciuto dal presidente dell'Associazione amici del Muve, Leonardo Terreni, che non deve essere solo il contenitore di alcuni oggetti di maggiore o minore valore, ma deve contribuire a mantenere vivo un patrimonio storico, sociale ed economico di Empoli.