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Maes, salta il tavolo della concertazione

Il sindaco: “Incontro inutile dopo la decisione unilaterale dei proprietari, comunicata a mezzo stampa, di proseguire con la promozione del 2x1”

Da anni i cittadini che abitano nei pressi del locale Maes delle Fiandre "lamentano rumori notturni, disagi, danneggiamenti a giardini privati; nel tempo l’amministrazione comunale ha cercato di intervenire per ridurre i disagi" sottolinea una nota del palazzo comunale.

In un primo tempo "cercando la collaborazione della proprietà, a cui non è seguito il rispetto degli impegni assunti" e in ultima battuta (dopo 10 mesi) con un’ordinanza, non più rinviabile, firmata dal sindaco Masetti che ne anticipa l’orario di chiusura.

A seguito dell’ordinanza, parevano "esserci le condizioni per la costituzione di un tavolo di concertazione fra l’amministrazione comunale e la proprietà alla presenza di Confesercenti, al fine di studiare regole e modalità di comportamento condivise". La seconda riunione del tavolo finalizzata ad entrare nel merito, era fissata per il 2 luglio.

Sabato scorso i proprietari del locale "hanno annunciato a mezzo stampa la loro intenzione di voler anticipare l’orario di apertura e di proseguire la promozione grazie alla quale al costo di una bevuta è possibile averne due".

"I proprietari - dice il sindaco Masetti - hanno ancora una volta preso una decisione autonoma, alla vigilia di un incontro fissato per affrontare il problema. A questo punto la scelta fatta dai gestori del locale rende totalmente inutile proseguire con la concertazione; non ci sono più le condizioni per sedersi a un tavolo vista la decisione unilaterale (neppure stata comunicata al comune) di continuare con una pratica che a mio avviso potrebbe favorire il consumo di alcol nei giovanissimi, crea potenziali rischi per gli avventori che si riversano lungo la Strada Statale 67 e non elimina i disagi per i residenti. Mi dispiace rilevare che non sussistono le condizioni per avviare una collaborazione richiesta 10 mesi or sono, poco tempo dopo la mia elezione. L’incontro del 2 luglio non ha più senso, mi auguro che la proprietà abbia pensato ad adeguate soluzioni per evitare rumori e molestie al vicinato, altrimenti sarò costretto a valutare misure maggiormente restrittive rispetto all’ordinanza che a oggi rimane in vigore"