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Orti urbani, si cerca un gestore

Pubblicato un avviso pubblico che scadrà il 30 settembre. Possono partecipare associazioni, fondazioni, cooperative sociali, onlus, imprese sociali

La domanda di piccoli appezzamenti di terra da coltivare da parte dei cittadini è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni e sono anche mutate le caratteristiche di coloro che presentano tali richieste.

Per questa ragione il comune di Montelupo ha risposto a un bando della Regione Toscana con un progetto che permette la realizzazione di un complesso nella zona di Fibbiana e anche la sperimentazione di un nuovo modello di gestione.

L’orto urbano, o sociale, che dir si voglia, infatti, ha un valore rilevante per un territorio; da un lato permette di dare risposte alle esigenze di persone economicamente svantaggiate, dall’altro costituisce un forte elemento di aggregazione.

Il modello proposto dalla Regione nell’ambito di “100.000 orti in Toscana” implica un intervento su più fronti: da un lato la realizzazione delle infrastrutture e dall’altro l’avvio di un processo che porterà alla gestione collettiva del nuovo complesso.

Proprio in questi giorni è stato pubblicato un avviso pubblico per l'affidamento in regime di concessione, a titolo gratuito.

L’affidamento avverrà con una concessione non onerosa con rapporto d’ uso per un periodo di 3 anni.

L’avviso pubblico è aperto a associazioni, fondazioni, cooperative sociali, onlus, associazioni di promozione sociale, imprese sociali. Più soggetti possono anche riunirsi in raggruppamenti temporanei di scopo.

La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 settembre e il bando con i dettagli e il modulo di domanda sono disponibili sul sito del comune.

Sarà il gestore individuato a seguito del bando che poi si occuperà di pubblicare un bando per l’assegnazione degli appezzamenti disponibili.

"Il progetto 100.000 orti in Toscana ci ha obbligato a riflettere sulla funzione dell’orto urbano e sulle sue tante potenzialità - ha commentato l’assessore alle politiche sociali Marinella Chiti - socializzazione, incontro fra generazioni sostegno a famiglie in difficoltà o disoccupati, orti terapeutici, orti didattici. Il contesto attuale è mutato fortemente e quindi sono cambiati i presupposti rispetto all’esperienza avviata nel 1996. In Europa ci sono esperienze particolarmente riuscite di orti urbani, basta pensare a quanto accade a Berlino: l’orto diventa un antidoto all’isolamento, un modo per recuperare il contatto con la natura e con il cibo".