Attualità

Due appartamenti riservati ai sanitari

Iniziativa dell'amministrazione comunale per aiutare medici e infermieri del territorio impegnati nelle cure a persone positive al coronavirus

Medici e infermieri sono coloro che più di ogni altra categoria si stanno spendendo in questo periodo, molti di loro fanno turni estenuanti per curare le persone che hanno contratto il Coronavirus e spesso hanno timore o proprio non possono tornare a casa perché rischiano di infettare i loro familiari.

Il comune di Montelupo dispone di due appartamenti in piazza dell'Unione Europea, che erano stati sistemati e arredati per accogliere le persone che erano state evacuate a causa del crollo del muro di via Marconi. Così si è deciso di destinarli ad accogliere il personale ospedaliero. La proposta è stata approvata oggi dalla giunta che ha, anche, definito le priorità per l'assegnazione:

personale ospedaliero residente a Montelupo Fiorentino disposto a coabitare con un'altra persona;

personale ospedaliero residente a Montelupo Fiorentino;

personale ospedaliero non residente a Montelupo Fiorentino disposto a coabitare con un'altra persona;

personale ospedaliero non residente a Montelupo Fiorentino;

personale non ospedaliero ma che opera negli ambiti di prima necessità residente a Montelupo Fiorentino;

personale non ospedaliero ma che opera negli ambiti di prima necessità non residente a Montelupo Fiorentino.

L'avviso e il modello per presentare la domanda sono in pubblicazione sul sito internet del Comune.

"In questi giorni - ha spiegato il sindaco Paolo Massetti - ho ricevuto richieste di aiuto da parte di sanitari per trovare una casa in affitto. Chi ha familiari anziani o con particolari patologie preferisce ridurre al minimo i contatti. Da qui l'idea di destinare al personale ospedaliero gli appartamenti che abbiamo in piazza dell'Unione Europea e che avevamo sistemato per accogliere le famiglie evacuate di via Marconi. Possono accogliere 2 persone ad appartamento, se si è disposti a coabitare. Si tratta di un piccolo gesto, ma che spero sia un segnale di solidarietà nei confronti di chi fa tanto per ciascuno di noi e che comunque riesca a semplificare la vita a qualcuno dei nostri sanitari".