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Pedonalizzazione della discordia per via Rovai

Dall'incontro con i cittadini sono emerse opinioni molto diverse. Il sindaco ha preso alcuni giorni per decidere e studiare soluzioni

Ieri sera nella sala del Consiglio si è tenuta la riunione con i cittadini per un confronto sul futuro dell'ultimo tratto della strada.

La sperimentazione avviata il 1 marzo prende le mosse da alcune idee emerse nel corso di un percorso partecipato per la valorizzazione del centro storico.

L'obiettivo è favorire il collegamento fra i due centri; non solo attraverso la chiusura, ma grazie a una riqualificazione dell'area.

Il primo passaggio era però capire se questa ipotesi potesse creare problemi sulla viabilità e agli esercizi commerciali.

Per quanto riguarda la viabilità della strada interessata e di quelle limitrofe, in apertura della riunione sono stati presentati i dati relativi a un monitoraggio sul traffico effettuato prima e dopo la chiusura di via Rovai.

Appare evidente che su via Caverni la differenza è di 18 auto all'ora che transitano in più e su viale cento Fiori i veicoli in più all'ora sono 34.

Coloro che esprimono un parere positivo sulla chiusura adducono le stesse motivazioni: minor traffico, maggior facilità a trovare parcheggio grazie all'introduzione del disco orario e alla possibilità per i residenti di posteggiare nel parcheggio sotterraneo e impressione di maggiore tranquillità.

Per quanto riguarda coloro che sono contrari: c'è chi sostiene che la decisione sia una sciocchezza a prescindere, come un residente della frazione di Sammontana e alcuni avventori dei locali della zona; altri avanzano dubbi sull'efficacia di questa soluzione nel favorire un reale collegamento fra i due centri cittadini.

Alcuni residenti delle strade limitrofe e di piazza VIII Marzo 1944 hanno lamentato un peggioramento della situazione relativamente al transito e alla possibilità di posteggiare la loro auto.

Le perplessità più grandi sono però arrivate da alcuni commercianti che in questo mese di sperimentazione hanno visto una riduzione dell'incasso.

Tuttavia ci sono anche titolari di attività commerciali che hanno evidenziato come i loro clienti abbiano accolto con favore la soluzione sperimentata, sostenendo che sia più semplice parcheggiare nelle vicinanze del negozio.

Dalla riunione è comunque emersa una criticità importante sottolineata sia dalle persone a favore che da quelle contrarie: la scelta di far fare manovra alle auto per tornare indietro nello slargo davanti al palazzo chiamato dai montelupini "grattacielo" è molto pericolosa e quella soluzione in ogni caso è da approfondire, anche se si dovesse optare per una chiusura della strada.