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Un trekking lungo 64 chilometri

Giovedì 30 luglio la presentazione dei tracciati del percorso fatto da tre giovani esploratori lungo il torrente da Montelupo al Chianti

La bellezza dietro casa. È facile scoprirla, basta indossare le scarpe da trekking e cimentarsi con luoghi poco battuti, lontani dagli itinerari conosciuti.

É stata questa l’”impresa” di tre escursionisti Montelupini che hanno percorso il fiume Pesa, da Montelupo al Chianti in due giorni di cammino.

Con il GPS hanno tracciato un percorso di 64 chilometri mettendolo a disposizione di coloro che volessero replicare la loro esperienza.

Dopo l’emergenza sanitaria è cambiato profondamente il modo di viaggiare, si presta più attenzione al territorio vicino a casa e un percorso lungo la Pesa può essere una valida proposta, ricca di risorse turistico-culturali, ambientali, enogastronomiche.

"Il nostro intento era quello di sperimentare e verificare se fosse possibile percorrere tutto il torrente Pesa dalla foce alla sorgente, abbiamo fatto un paio di sopralluoghi, ma di fatto sapevamo veramente poco.

Infatti, dopo la Sambuca ci siamo trovati in difficoltà: di fatto non ci sono più sentieri battuti e l’ultimo tratto è scarsamente antropizzato. Non ci sono fattorie, fabbriche, strade. La vegetazione ha preso il sopravvento su tutto. Ci siamo trovati immersi nella tipica macchia toscana, con una vegetazione rigogliosa e tantissimi animali. In alcuni punti è stato praticamente impossibile costeggiare il greto del fiume.

Nelle zone più urbanizzate, purtroppo, abbiamo trovato anche discariche a cielo aperto, le persone non hanno veramente ritegno e abbandonano qualunque cosa", racconta Mirko Manetti uno dei tre esploratori.