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Un'idea sorprendente per la vetrina del museo

Hanno ripreso vita e si sono confrontati per allestire le vetrine del museo, la narrazione dell'accaduto ha strappato una risata archeologica

Gli archeologi, geologi ed esperti di scienze forestali e ambientali della cooperativa Ichnos hanno ridato vita agli antenati del Museo Archeologico di Montelupo per una narrazione che ha catturato l'attenzione del web. Lo storytelling è l'anima della comunicazione al tempo dei social e quanto accaduto a Montelupo ne è un curioso esempio.

"Discussioni al Museo Archeologico di Montelupo" così inizia il post che ha strappato una risata agli appassionati di storia antica ed è stato condiviso anche dal Museo di Montelupo.

Tutto si gioca sulla prospettiva di una immagine che riprende da dietro un gruppo di teschi.

"Io farei una vetrinata di punte levallois e di raschiatoi latero-trasversali! Come mi garbano!"

"Eccolo! È arrivato lo scheggiatore seriale! Ci starebbero ma bene tutti i mi' chopper!"

"Seh, tu battevi a caso e icché veniva veniva! Una dea madre per vetrina, una manciatina di strumentini a dorso e tu hai bell'e fatto un museo!"

"Ma chetati! È arrivato quello co' pensieri complessi! Te, codeste idee folli e tutti i tu' marchingegni miniaturizzati! Datemi retta: un bastone a punta e via!"

"Vai, ecco un altro spazzino! La tu' amica iena 'n do' l'hai lasciata?"

"Sì, se 'un ci si fosse stati noi a mangia' carcasse, 'un ci saresti stato nemmen te a dire bischerate!"

"Insomma, oh! Icché ci si mette lì dentro? Io ho tenuto tutte le schegge della mi' amigdala: eh ci si piena altro che due vetrinette!"

"Intanto, visto che tu sei tanto bravo, fai du' scintilline, egl'è buio!"

"No no no! Tutto troppo statico! Ora va il dinamismo! Dai, da dei nomadi come noi si aspettano qualcosa di più veloce, scattante, movimentato!"

"Alla fine non sappiamo se sono riusciti a mettersi d'accordo. C'è comunque tutto il resto del museo da vedere" hanno concluso gli esperti che con questo stratagemma hanno catturato l'attenzione dei social invitando le famiglie a monitorare l'agenda delle aperture per fare visita alle sale nelle fasce consentite dall'emergenza sanitaria.