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Visita al restauro della chiesa di San Michele

L'edificio si trova lungo la famosa linea di San Michele che unisce tutti gli edifici religiosi dedicati all'Arcangelo tra l'Irlanda ed Israele

Con un investimento di circa 50mila euro è stato rifatto il tetto, consolidato il paramento murario e sistemata la vela campanaria della chiesa di San Michele a Luciano, uno dei gioielli della Toscana, a Montelupo Fiorentino.

Per festeggiare la conclusione della prima parte dei lavori di recupero è previsto domenica 26 Settembre un open day per consentire ai cittadini di ammirare questo luogo.

La chiesa di San Michele a Luciano, è un edificio antichissimo risalente al 1200, collocato con ogni probabilità, sulla cosiddetta “linea di San Michele” che parte dal santuario di Skellig Michael in Irlanda e arriva al monastero del monte Carmelo in Israele, e lungo la quale si trovano tutti i principali edifici religiosi dedicati all’Arcangelo, come la suggestiva Mont Saint-Michel francese e la Sacra di San Michele a Torino.

Il Comune di Montelupo Fiorentino ha scelto di candidare il bene per l’Art Bonus e grazie ai fondi raccolti fino a oggi e all’investimento di un avanzo di bilancio del 2020 è stato possibile effettuare lavori sulla struttura per salvaguardare una delle opere di maggior pregio: un affresco risalente alla prima metà del Quattrocento raffigurante il giudizio universale, attribuibile a un pittore di scuola fiorentina, ingaggiato dalla famiglia Frescobaldi che all’epoca possedeva la chiesa.

Per ripotare questo luogo all'antico splendore, resta da recuperare gli interni, in particolare il pavimento, la scalinata e l’altare; oltre che restaurare l’affresco.

"L'Art Bonus è stato un ottimo stimolo per convogliare risorse pubbliche e private nel recupero di un bene per il territorio. Domenica apriamo questo spazio ad un gruppo di persone, ma non mancheranno le occasioni per tornare ad organizzare iniziative relative a questo luogo. Anche perché l'obiettivo è quello di completare l'intervento e confidiamo nell'interesse di nuovi e moderni mecenati" ha detto l'assessore al patrimonio, Lorenzo Nesi.