Attualità

Lavorare tutti, via al progetto per l'inclusione

Si chiama Appil e si propone di accompagnare soggetti diversamente abili o comunque vulnerabili verso l'inserimento in contesti occupazionali

Lavorare tutti con il progetto di inclusione occupazionale. La giunta comunale ha appena approvato una convenzione con la Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa per aderire al progetto sociale denominato Appil (Autonomia Partecipazione per l'Inclusione Lavorativa).

Il progetto, finanziato con fondi europei, ha come obbietivo l’inserimento e l’accompagnamento al lavoro di persone disabili e soggetti svantaggiati che, per condizione fisica o sociale, non trovano lavoro autonomamente ed è finalizzato all’inclusione sociale attraverso percorsi personalizzati di sostegno e di acquisizione di autonomia personale.

“L’adesione al progetto Appil si inserisce in un percorso di inclusione che da diversi anni ha visto un sempre maggiore impegno della nostra Amministrazione e rappresenta anche un forte momento di diffusione di una cultura dell’inclusione sociale all’interno di tutto il nostro territorio", spiega Daniela Di Lorenzo, assessore al sociale.

“In questo senso è importante utilizzare il binomio lavoro-sociale per soddisfare i bisogni di inserimento di soggetti più fragili avvalendosi della professionalità e competenza della Sds e del privato sociale - aggiunge - per avviare ed ampliare un importante processo di crescita della cultura inclusiva nei contesti di lavoro, fuori dai classici circuiti di inserimenti protetti, a favore di un maggiore crescita dell’autonomia della persona”.

Con l’obiettivo di favorire la “collocabilità lavorativa” di persone in svantaggio economico-sociale e/o con disabilità superiore e/o disoccupate, prive di ammortizzatori sociali, il progetto vuole essere un mezzo per evitare situazioni di disagio ed emarginazione, agendo sulle capacità di consapevolezza e crescita di ogni individuo.