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Memoria, Schmidt visita il Castello di Montegufoni

Il Castello di Montegufoni durante la seconda guerra mondiale accolse alcuni dei capolavori degli Uffizi per nasconderli alle truppe naziste

Il direttore degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, ha visitato Montespertoli nel Giorno della Memoria, prima tappa al Castello di Montegufoni e poi al Museo d'Arte Sacra a fianco della canonica di San Piero in Mercato.

Il castello durante la seconda guerra mondiale accolse capolavori delle
collezioni fiorentine per nasconderli alle truppe naziste.

Il direttore è stato accolto dal sindaco Alessio Mugnaini e dall'assessora alla cultura Alessandra De Toffoli "É un grande piacere poter parlare con il direttore degli Uffizi di una storia così importante - ha detto Mugnaini - Se ancora possiamo ammirare i capolavori dell'arte che sono custoditi agli Uffizi è merito anche di chi, durante la seconda guerra mondiale, ha messo a rischio la propria vita per difenderli".

"Oggi - ha commentato Schmidt - in occasione della Giornata della Memoria, abbiamo ripercorso i luoghi dove durante la Seconda guerra mondiale furono portate in sicurezza oltre 270 opere delle Gallerie fiorentine, incluse le pale di Giotto e Cimabue e i capolavori di Botticelli. Questo viaggio ci ha subito riportato alla mente la difesa eroica di questi tesori durante la guerra e ci ricorda il nostro dovere nel cercare di recuperare e riportare a casa le opere che mancano ancora all'appello dalle collezioni fiorentine e italiane".

Presenti anche il sindaco Masetti di Montelupo e il sindaco Cucini di
Certaldo nella visita al Castello.

Nel 1942 con l'avanzata delle truppe naziste, fu deciso di trasferire le opere d’arte più importanti dei Musei fiorentini verso le ville e i castelli della campagna limitrofa. Il Castello di Montegufoni, situato a 20 chilometri da Firenze in posizione ben isolata, fu uno dei primi luoghi scelti per nascondere diverse opere, ben 260, provenienti dagli Uffizi, dall'Accademia, dal Bargello, dalla Galleria Palatina, da San Marco e da Santa Maria Novella, tra cui l’”Annunciazione” di Filippo Lippi, l’”Adorazione dei Magi” del Ghirlandaio, la “Maestà di Ognissanti” di Giotto e “la Primavera” di Botticelli.

Le opere vennero stipate nelle varie stanze del Castello. Ancora oggi si possono ritrovare alcune foto dell'epoca che le ritraggono.

Dopo la visita al Castello di Montegufoni, si è passati al Museo d'arte Sacra, situato appena fuori dal centro storico di Montespertoli, il museo espone opere d’arte, sculture, arredi e oreficerie di diversa datazione, provenienti dalle chiese del territorio.