Attualità

Nasce la nuova Consulta degli stranieri

Fino al 30 settembre aperto il bando per farne parte. Macallè: "Ci auguriamo di ricevere molte candidature"

Partono i lavori per la nascita della nuova Consulta degli stranieri. Fino al 30 settembre, tutti gli stranieri non comunitari regolarmente residenti potranno presentare una domanda di iscrizione all’albo per la costituzione della nuova Consulta. Da questo albo il presidente del Consiglio comunale, sentiti i capigruppo e l’assessore competente, selezionerà i membri effettivi dell’organo in un numero variabile tra 5 e 11. Farà invece parte di diritto della Consulta il presidente uscente Edmond Haderi.

Per presentare la richiesta di iscrizione all’albo dovrà essere compilato e consegnato, o spedito per posta elettronica, un modulo reperibile sul sito internet del Comune o presso l’Urp.

“La Consulta – commenta il presidente del Consiglio comunale Niccolò Macallè – si propone di raccogliere le istanze provenienti dalle varie comunità collaborando alle iniziative dell’amministrazione comunale in materia di uguaglianza, di pari dignità sociale dei cittadini e di integrazione degli stranieri nel tessuto economico e sociale del territorio comunale. Ci auguriamo che siano molti gli stranieri pronti a candidarsi per far parte di questo organismo. Il Presidente della Consulta potrà partecipare, senza diritto di voto, ai lavori del Consiglio comunale in modo che anche i residenti che non possono partecipare alle elezioni ma che da anni vivono il nostro territorio, possano dire la loro e fare proposte all’amministrazione”.

“Abbiamo ripreso quanto portato avanti nella scorsa legislatura cercando di migliorare e modificare quelle parti del regolamento che secondo noi erano importanti per ripartire in questa nuova avventura – commenta l’assessore alle politiche sociali del Comune di Montespertoli. Un organismo importante da preservare e da incentivare per favorire l'integrazione sociale degli stranieri e la loro partecipazione attiva alla vita della nostra Comunità oltre che per creare (speriamo molte) iniziative culturali e di informazione per lo scambio interculturale”.