Secondo quanto previsto dalla legge 81/2014 per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, la clinica di proprietà di Unipol, che si trova sulle colline di Firenze, dovrebbe accogliere gli internati 'non dimissibili' della struttura di Montelupo.
Ebbene, secondo Lensi e Buzzegoli l'affidamento di queste persone al cosiddetto privato sociale porta con sè il rischio "di andare incontro a fenomeni di allungamento della degenza per mantenere i finanziamenti, con una presa in carico vitalizia a opera dei servizi psichiatrici."
"La legge 81/2014 - hanno proseguito gli esponenti radicali - con la misura di affidamento ai servizi sociali costituisce un passo in avanti nella riduzione delle misure reclusive totalizzanti, ma, mantenendo inalterato il concetto di pericolosità sociale, non cambia l'essenza della modalità di risoluzione della questione."
La soluzione? Per Lensi e Buzzegoli l'unica praticabile è quella della "nascita nelle Rems di un forte sistema di cogestione tra il privato sociale, l’azienda sanitaria e i servizi sociali, dei fondi provenienti dal sistema socio-sanitario in modo che tutto venga coordinato e deciso collettivamente a misura di paziente. E sopratutto aperto al controllo di una società in evoluzione."