Attualità

Opg, "regna l'incertezza"

Alcuni radicali dell'associazione "Andrea Tamburi" hanno visitato la struttura nell'ambito della mobilitazione nazionale del "Satyagraha di Natale"

La delegazione era composta da Massimo Lensi, Maurizio Buzzegoli, Emanuele Baciocchi e Michele Migliori

L'Opg di Montelupo Fiorentino accoglie in questo momento 121 persone, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando i detenuti erano 106. Un incremento che, secondo Massimo Lensi, dimostra che la certezza del superamento dell'Opg entro il 31 Marzo, dichiarata anche recentemente dal presidente della Regione Enrico Rossi, lascerà più probabilmente il passo ad una proroga che manterrà provvisoriamente in vita la struttura.

Delle Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), che dovrebbero sostituire gli ospedali psichiatrici mettendo al centro l'aspetto della terapia rispetto a quello della detenzione, soltanto due sarebbero già pronte per accogliere i detenuti dell'Opg, ma hanno una capienza largamente inferiore rispetto alle trenta persone dichiarate non dimissibili, perchè ancora socialmente pericolose, che dovrebbero esserci ospitate.

Una situazione di incertezza che per i radicali è destinata a rimanere tale fino a quando non verrà modificato l'articolo 85 del codice penale, che prevede la capacità di intendere e di volere come presupposto dell'imputabilità di coloro che si sono macchiati di reati di varia natura e che, di conseguenza, apre le porte a strutture di questo tipo, a metà strada fra luoghi di pena e di cura.

Per quanto riguarda il futuro della Villa Medicea il pensiero dei radicali è chiaro: non è realistico pensare ad un suo recupero, e tanto meno alla realizzazione di un resort di lusso, come proposto nel corso dell'iniziativa pubblica organizzata in Comune il 15 dicembre, fino a quando accanto alla villa sarà previsto un centro di osservazione psichiatrica. Giusto quindi distinguere le due strutture esistenti ma avendo presente un'unica destinazione.