Attualità

'Orto libero' per le detenute di Empoli

Il progetto del Consorzio Mc Multicons mette al centro l'agricoltura come strumento di reinserimento sociale delle donne del carcere di Pozzale

L’idea si inserisce in un percorso di collaborazione consolidato nel tempo con la Casa Circondariale, con la quale già da tempo il consorzio ha messo in campo lavori di ripristino della serra e di coltivazione di ortaggi di stagione negli spazi circostanti alla struttura. 

Dopo aver sistemato l’area esterna e averla predisposta a vero e proprio
orto, l’obiettivo è adesso quello di consolidare l’ambiente creato nei mesi
scorsi ed incrementare progressivamente l’estensione delle coltivazioni.
Molte delle attività che verranno svolte saranno realizzate da alcune detenute, che saranno impegnate in determinati giorni della settimana accompagnate da un tecnico, che assumerà anche la carica di Tutor del progetto.
L’attività di direzione tecnica consisterà nell’organizzare, coordinare e seguire il
lavoro svolto dalle detenute, predisponendo il terreno per le coltivazioni primaverili, estive, autunnali ed in serra, così da poter coltivare ortaggi anche in periodi diversi rispetto alle fasi stagionali.
In un primo momento, per preparare il terreno e le attrezzature, saranno ripristinati i capanni esterni adibiti a ricovero degli attrezzi, con conseguente recupero di alcuni di essi che saranno poi concessi in comodato d’uso gratuito ed utilizzati sotto lo stretto controllo del Tutor. 

Particolarmente importante è anche il fatto che il Consorzio Mc Multicons, per garantire uno sviluppo positivo del progetto e per sostenere i propri soci e lavorato, darà loro la possibilità di comperare a costi contenuti i prodotti raccolti . 

Il Consorzio Mc Multicons è attivo ormai da anni sul territorio del Circondario Empolese-Valdelsa.

Dopo aver presentato il 6 Febbraio scorso, nella Sala Conferenze dell’Asev di
Empoli, il progetto “Fuori Area”, finalizzato ad offrire opportunità d’impiego ai
detenuti per lavori di pubblica utilità a favore di enti pubblici del territorio della
Regione Toscana, si mette nuovamente in gioco con l’agricoltura, intesa come strumento di reinserimento sociale e di riduzione del disagio della detenzione e della disoccupazione.