Attualità

Ospitalità ai profughi, interviene il sindaco

Dopo la visita a Camaioni del consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, Paolo Masetti definisce strumentale la polemica creata

Riportiamo di seguito la nota del sindaco sui fatti in questione.

Non sono solito alimentare polemiche, ma francamente sono rimasto piuttosto perplesso da quanto ho letto questa mattina sulla stampa locale in merito alla visita del consigliere regionale Donzelli: trovo strumentali le affermazioni riportate e la polemica che sta montando attorno alla presenza dei profughi nella frazione di Camaioni.


Devo inoltre aggiungere che mi pare inopportuna anche l’affermazione di una residente della frazione che afferma di “sentirsi abbandonata dalle istituzioni”; questa amministrazione fin dal suo insediamento ha posto la massima attenzione alle problematiche di Camaioni e solamente poche settimane fa tutta la giunta ha incontrato gli abitanti della frazione ricevendo segnalazioni e suggerimenti, oltre a dare risposte su alcuni temi di particolare interesse. Non solo, sebbene la presenza dei profughi sia nota a tutti da tempo - sono ormai sette mesi - non è stata posta come questione problematica nel corso della riunione.


La scorsa settimana, inoltre, sono andato personalmente a verificare la situazione nell’abitazione dei profughi e a parlare con i vicini di casa con i quali peraltro mi ero già incontrato più volte.

Il diffondersi di un atteggiamento polemico ha come diretta conseguenza la perdita dei reali contorni delle vicende. Per questa ragione desidero quindi chiarire alcuni aspetti.


In primo luogo, la decisione di destinare i profughi nell’abitazione di Camaioni è stata presa dalla Prefettura, senza interessare in alcun modo l’amministrazione comunale. Si tratta di un contratto fra la Prefettura e un privato cittadino.


Abbiamo chiesto informazioni e chiarimenti; la stessa Prefettura ha specificato che si tratta di una questione che intende gestire direttamente.

Detto questo comune e forze dell’ordine hanno sempre garantito e continueranno a garantire la loro attenzione sulla vicenda, che deve, tuttavia essere considerata per quella che è: appare chiaro trattarsi di una discussione “condominiale” per questioni di schiamazzi e di disturbo della quiete.


Un problema che risulta indubbiamente amplificato dal fatto che le persone coinvolte sono profughi e stranieri.

Comprendo il disagio di coloro che abitano nelle vicinanze e che stanno soffrendo da tempo numerosi disagi e per questo ribadisco il mio impegno. Ma la situazione lamentata è analoga a tante altre che si riferiscono, come questa, a contenziosi fra vicini per rumore e schiamazzi. Vicende che tuttavia non mi pare abbiano trovato spazio sulle pagine dei giornali.

Detto questo voglio rassicurare sul fatto che l’amministrazione segue la vicenda ed ha segnalato la questione alla Prefettura, facendo riferimento al disagio di alcuni cittadini e chiedendo contestualmente una verifica sull’adeguatezza dell’abitazione.