Attualità

Politiche abitative, nuovo bando del Comune

L’assessore Chiti: "l’attuale graduatoria è ferma al 2011: è necessario che l’assegnazione avvenga tenendo conto dei bisogni attuali dei cittadini"

La crisi economica degli ultimi anni ha inciso profondamente sulla situazione sociale ed economica della popolazione. In pochi anni, infatti, molte famiglie si sono trovate in serie difficoltà a causa della perdita del lavoro di uno o di più componenti.

Nel comune di Montelupo Fiorentino sono presenti 80 alloggi popolari che si aggiungono ai 3 appartamenti assegnati con affitto agevolato, situati in piazza dell’Unione Europea.

Di tutti questi alloggi due sono stati assegnati, ma non ancora occupati perché sono in corso interventi di ristrutturazione. Sono poi presenti alcuni appartamenti in attesa di assegnazione, alcuni dei quali necessitano di lavori di sistemazione che saranno effettuati nel corso del 2015.

Oltre agli appartamenti che saranno assegnati con il nuovo bando per le case popolari, il Comune ha a disposizione altri due alloggi. Uno di questi viene destinato per rispondere nell’immediato ai casi di emergenza abitativa, in particolare per le famiglie con sfratto immediato.

L’altro appartamento, invece, è ancora utilizzato per la sperimentazione del progetto di Housing sociale, attivato ormai alcuni anni fa.

"Quando parliamo di interventi in ambito sociale - ha affermato l'assessore alle politiche sociali, Marinella Chiti - è necessario che questi siano il più possibile rispondenti ai reali bisogni della popolazione; in sostanza i sostegni devono andare a coloro che ne hanno realmente bisogno. La graduatoria per le case popolari del comune di Montelupo Fiorentino risale al 2011 e abbiamo deciso di pubblicare un nuovo bando proprio per aggiornarla e avere un quadro quanto più possibile corrispondente alle reali necessità.

I progetti di housing sociale - ha proseguito l'assessore - possono essere una risposta concreta e innovativa all’emergenza abitativa, ma anche alle necessità di una popolazione sempre più frammentata, in cui vengono a mancare le reti sociali di sostegno che un tempo assicuravano la tenuta anche in situazioni critiche.

Credo che questo sistema sperimentato in maniera efficace in altre zone di Europa possa contribuire alla creazione di una altro modello di riferimento sociale, in cui il nucleo centrale delle relazioni fra persone non è necessariamente la famiglia di origine.

Il presupposto essenziale affinché nuovi modelli di condivisione abitativa vengano attuati nel nostro paese è un radicale cambiamento di mentalità.

Per il 2015 - ha concluso Chiti - vogliamo partire da qui: affrontare in maniera seria i progetti di housing sociale, avviando una discussione che dovrà portare alle definizione dell’organizzazione più adeguata alla realtà di Montelupo. Nei prossimi mesi organizzeremo un convegno per discuterne in maniera approfondita», conclude l’assessore alle politiche sociali Marinella Chiti.