Secondo le indagini i componenti della banda, che imperversava nelle province di Firenze, Siena e Prato, si erano divisi perfettamente i compiti: c'era chi individuava gli esercizi commerciali da rapinare, chi pianificava l'azione, chi reperiva i mezzi necessari e, infine, chi la realizzava concretamente.
Le modalità erano più o meno sempre le stesse: le operazioni si svolgevano la notte e il più delle volte consistevano nel lanciare un veicolo, generalmente rubato poco prima del 'colpo', contro le serrande e le vetrate degli esercizi commerciali.
Il malloppo preferito era costituito da cambiamonete, slot machine, registratori di cassa e videopoker e ogni colpo fruttava dai 2.000 ai 10.000 euro.
Nel lungo elenco di rapine e furti contestati alla banda risultano anche quelli al bar "Borelli" di Montespertoli, all'esercizio commerciale "La pentolaccia" di Fucecchio e al Punto SNAI di Montelupo Fiorentino.