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Ricordo di Albano Aramini a 18 anni dalla morte

L’assessore Biuzzi ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba al cimitero di Pontorme insieme a Luca, figlio del compianto amministratore locale

A 18 anni dalla sua scomparsa il ricordo di Albano Aramini è ancora ben presente in tutti gli uffici dell’amministrazione comunale di Empoli. In tanti non dimenticano l’umanità e la disponibilità di un amministratore che ha lavorato per il bene della città, amandola e rispettandola. Un esempio per chiunque abbia lavorato, continui a farlo o sia entrato più recentemente a occuparsi del Comune in vari ruoli.

Anche per questo, oggi, venerdì 25 settembre, l’assessore allo sport Fabrizio Biuzzi, a nome del sindaco Brenda Barnini e di tutta la Giunta, ha deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Aramini al cimitero di Pontorme, a Empoli. Con lui il figlio Luca, a nome anche della moglie Graziella Giomi: una breve commemorazione per non dimenticare una figura che ha lasciato il segno in città, non solo nello sport.

"Come ho già avuto modo di dire spesso, anche durante la cerimonia di consegna del premio a lui dedicato, istituito dal Comune, per noi giovani amministratori Aramini non può che non essere presente come modello. Siamo chiamati ogni giorno ad assolvere la funzione di amministratori di una città – ha detto Biuzzi – e credo che per svolgere questo compito sia doveroso prendere come guida ed esempio una persona generosa e sempre disponibile al dialogo con la cittadinanza. Non è un gesto formale, ma è un momento che assume per il sindaco e per la giunta, e per me in particolare che faccio l’assessore allo sport, un significato che va oltre la semplice ricorrenza ma vuol essere una testimonianza di quanto sia stato e sia importante per la città Albano Aramini".

Aramini, dopo aver ricoperto il ruolo di sindacalista, è stato assessore dal 1990 al 1997, nelle giunte Rossi e Bugli, occupandosi di sport, commercio e viabilità, ricoprendo anche il ruolo di vicesindaco.

Nel 1997 gli è stato dedicato il Premio ‘Una città per lo sport’, in seguito anche il palazzetto dello sport di via delle Olimpiadi.