In occasione di questa giornata di riflessione ed impegno la Asl ricorda i progetti già attivati sul territorio a tutela della vittime della violenza, a partire dal percorso di accesso al pronto soccorso denominato "Codice Rosa".
Per il Codice è prevista una stanza apposita nel Pronto Soccorso che viene assegnata da personale appositamente formato a riconoscere segnali di una violenza subita anche se non dichiarata. Nel momento in cui viene assegnato il Codice Rosa entra in funzione una task force composta da personale sanitario e dalle forze dell'ordine, che si attivano subito per l'individuazione dell'autore della violenza.
Il “Codice Rosa” si caratterizza quindi come una modalità lavorativa di “squadra” che motiva e sviluppa la possibilità di prendersi carico di chi arriva al pronto soccorso mettendo in “rete” quello che già esiste, raccordando e potenziando l'azione dei diversi soggetti istituzionali.
Punto centrale di questo percorso è quello della formazione e, da questo punto di vista, nel 2013 sono stati attivati otto corsi formativi per 282 operatori formati.Per il biennio 2014-2015 la formazione sta coinvolgendo altri 514 operatori tramite dieci apposite iniziative.
A supporto del “Codice Rosa” è stata attivata una convenzione, sottoscritta da Asl 11, Società della salute Valdarno Inferiore e associazioni Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli-Centro donna Lilith e Frida di San Miniato, finalizzata ad offrire una rete territoriale integrata di sostegno alle vittime. Oltre a questo è stata attivato anche un tavolo interistituzionale congiunto e un tavolo tecnico operativo al fine di mettere in rete tutte le risorse territoriali esistenti messe a disposizione dai soggetti non solo pubblici, ma anche del privato sociale, impegnati quotidianamente in azioni di contrasto alla violenza ai danni dei più deboli.