Cronaca

Una cartuccia nella lettera per il sindaco

A denunciare l'accaduto è stato il primo cittadino di Castelfiorentino con un post pubblicato sui social all'uscita dalla caserma dei carabinieri

Una cartuccia calibro 12 è stata recapitata in una busta chiusa al sindaco di Castelfiorentino e presidente dell'Unione del Circondario Empolese Valdeldsa, a rendere noto l'accaduto è stato lo stesso Alessio Falorni.

"Esco adesso dalla caserma dei carabinieri, dove ho appena provveduto a sporgere denuncia per un fatto grave capitatomi nella giornata di ieri. Mi è stata recapitata, attraverso la cassetta delle lettere di mio padre, la busta in foto, contenente una cartuccia calibro 12" ha scritto il primo cittadino sui social.

"La busta è attualmente nelle mani delle forze dell’ordine, e la vicenda già segnalata alla Prefettura e quindi al Viminale. Attraverso questo post intendo condividere pubblicamente solo due rapidi pensieri. Non è mia intenzione fare la vittima; alla fine, non è una situazione del tutto speciale per un sindaco: non avete idea di quanti colleghi in Italia subiscono minacce simili, e anche di peggio. Dovremmo piuttosto ricordarcene in ogni occasione in cui capita di produrre pensieri qualunquisti sulla politica e su chi se ne occupa. Diciamo che è un rischio che si mette in conto, quando si amministra la cosa pubblica, ed è anche, senza tanti infingimenti, una delle cose per cui non è che ci sia tutta questa corsa a fare il Sindaco, ultimamente. Quindi, bene che queste cose si sappiano. Per quanto mi riguarda, non sono un uomo infallibile e ho senz’altro tanti difetti. Ma ho un’idea piuttosto precisa di chi sono, come persona. Sono nipote di un partigiano, che si è iscritto al PCI in clandestinità e portava la propaganda partigiana in giro in bici all’epoca in cui fare questo significava farsi fucilare. I valori della politica e della cosa pubblica mi sono stati insegnati fin da piccolo dalla mia famiglia. Non ho mai rubato un euro, nella mia vita, e so per certo che non lo farò mai. Cerco di svolgere il mio ruolo di sindaco al meglio delle mie capacità, e sempre con piena coscienza e responsabilità di quello che faccio, privata e pubblica. È il motivo per cui non ho alcun problema a guardare l’immagine che lo specchio mi rimanda ogni mattina, e a dormire la notte. Le preoccupazioni che un gesto come questo può suscitare ci sono, indubbiamente, ma sono più rivolte ai miei cari piuttosto che a me.
Se qualcuno pensa di avere un qualsiasi effetto, in questo modo, sulle mie decisioni, e nel farsi le proprie ragioni, rispetto a qualsivoglia argomento, penso abbia gravemente sbagliato valutazione. Un buon lavoro agli inquirenti. Il mio continuerà senz’altro esattamente come sempre".