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Allarme pesca a strappo nelle acque dell'Arno

Il Wwf accende i riflettori sulla pratica vietata anche per la sua crudeltà. La tecnica antisportiva fa strage di pesci, soprattutto cefali

Nelle acque dell'Arno la pratica della pesca a strappo, illegale e feroce, fa strage di pesci soprattutto nella zona di Cerreto Guidi: a lanciare l'allarme è il Wwf anche con le sue guardie volontarie.

La tecnica, secondo quanto denunciato dall'associazione ambientalista, sarebbe attuata in particolare nell'are in località Bassa in cui si trova uno sbarramento che costringe i cefali in risalita dal mare a fermarsi in gruppi nutritissimi. Spesso sono gli stessi pescatori 'regolari' a segnalare la pratica crudele e illegale.

La pesca a strappo, tecnica vietata, consiste nell'allamare i pesci lanciando a ripetizione un'ancoretta in qualsiasi parte del corpo e poi, appunto, tirare provocando negli animali ferite spesso mortali anche quando gli esemplari non vengono trascinati a riva.